UOMO NERO INSIDE...

Bascelli Simone, alias l'uomo nero, vi invita a addentrarvi nella sua mente dove tutto è più nero che nero, e nei mondi Fantasy.

Ho mancato il post di marzo e di questo me ne scuso, ma il mese precedente per me è stato un po' particolare. Cercavo le solite attenzioni della vita, ne ho anche aggiunta qualcuna, fino ad arrivare al periodo di pasqua dove ho collassato in un crescendo di emozioni contraddittorie. Come dite? Non si capisce quello che scrivo? Forse è meglio. Ho passato tanti anni a fare sempre il punto della situazione, trovandomi sempre con un soldo di cacio in mano. Sarebbe sicuramente più funzionale fare il punto della situazione insieme agli altri, e non farlo mai da solo. Anche perchè farlo da solo equivale ad una mezza riuscita. Ho finito un altro gioco alla ps3. Come dire... sono veramente bravo quando mi ci impegno. Solo in queste cose però.  In altre non riesco proprio a capire il tutorial.
Ho sempre pensato che vivere in un'altra epoca, magari in quella delle spade e scudi, sarebbe stato più facile. Più facile non perchè si viveva meglio, anzi le condizioni erano proprio forse le peggiori, ma appunto perchè la vita basilare che era difficile, non ci si creavano i problemi che si farebbe un benestante adesso. Un benestante adesso in teoria non dovrebbe avere problemi, ma si ritrova solo con i suoi soldi e non sa come viverli, allora cerca una compagna apparentemente affettuosa (ma sta lì solo per i soldi) e cerca di basare la sua vita su di lei e sugli amici. Certo è, che un benestante credente in qualcosa avrebbe una spinta in più per la vita. Ma poi si ritrova a collezionare soldi, e oggetti di scarso valore, automobili ecc. Pensando sempre più a come vivere al meglio la sua vita si butta in maniera impulsiva in qualsiasi cosa.
Un non-benestante invece ha i suoi problemi, ma non gli bastano, vive bene la maggior parte della sua vita, perchè ha problemi ben più gravi prima di pensare al suo "senso della vita". Anche se tra una pausa tra i vari problemi anche un non-benestante si ritrova a pensare alle cose banali della vita a cui non ha accesso.