Come forse non tutti sanno, il 19 marzo io ho fatto 24 anni. Volevo ringraziare tutti quelli che sono intervenuti alla mia festa, tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri.
Grazie di cuore, siete fantastici! Non so se siete d'accordo con me, ma ogni tanto bisogna farle queste feste, io e alcuni di voi nella prossima domenica prenderemo parte ad un'altra festa....
Non vedo l'ora..... devo cambiarmi gli occhiali..... :-p
Cmq potete anche smetterla ad ogni mio compleanno di dirmi:
Che cavolo, avete iniziato ad 21 anni a dirmi che sono vecchio, quando arrivo a 80 che mi dite?
Chiusa la parentesi, spero che vi siate divertiti e che vi siano piaciuti i miei famosi panini, voglio ringraziavi di nuovo, ma non prendeteci l'abitudine, mi dispiace solo che non ho potuto invitare proprio tutti (e purtroppo sono stato costretto a fare una selezione)
e mi dispiace che non tutti sono potuti venire a questo mega party!!!
Pubblicherò le foto il prima possibile così VAI con il download.......
L'UOMO NERO.................chiude.................
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Voglio tornare sui miei passi e parlare dell'odio.....
Vorri iniziare citando una frase di Vittorino Andreoli:
...l'odio è un legame tra un individuo ed un altro.
E’ quindi simile all'amore e,
in quanto tale, altrettanto intenso...
Vittorino Andreoli per chi non lo conoscesse si è laureato in Medicina e Chirurgia all'università di Padova, per lavorare a Londra alla Cambridge e negli Stati Uniti alla Cornell University di New York. In questo stesso periodo collabora con l'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano,
dove si rivolge alla ricerca neuropsicofarmacologica.Il comportamento dell'uomo e la follia diventano ben presto il fulcro dei suoi interessi e ciò determina uno a svolta del suo impegno verso la neurologia e successivamente la psichiatria, discipline di cui diventa specialista. Lavora alla Harvard University col Prof.S.S.Kety, con un'impostazione psichiatrica che sembra permettere l'integrazione tra interessi biologici sperimentali e clinica. Attualmente è Direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave. E' membro della The New York Academy of Sciences. E' Presidente della Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association.
Secondo me adesso ho stuzzicato la vostra curiosità vero, a me piacerebbe tanto pubblicare tutto l'argomento Odio di Andreoli, ma per ragioni di diritti posso pubblicare solo il link
http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=143
In passato io avendo fatto una ricerca, capitai per caso in questa pagina. Sono rimasto sconvolto dal contenuto quasi blafemo, ma a poco a poco l'ho dovuto accettare.
Fateci un salto, non ve ne pentirete. Scoprirete cose interessanti, il trattato è completo e bello da leggere.
L'Uomo Nero......chiude......
In questo periodo di giubilo torniamo a parlare del lato oscuro:
abbiamo ascoltato Gastu che conversava con una bambina
abbiamo parlato del lato oscuro di ogni uomo e che ogni tanto viene fuori sotto forma di rabbia e istinti omicidi
Adesso parliamo di citazioni:
Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo: è tanto timorosa e scende tanto mal volentieri nell'acqua!
(Friedrich W. Nietzsche)
Detto questo:
L'uomo nero........chiude........
"Portami con te, non ti darò fastidio! Ti prego... portami dovunque... ma lontano da qui! In un posto qualsiasi... che non sia questo!! Dovunque va bene... mi basta... che non sia qui."
"Guarda. Guardati bene intorno. Aguzza la vista... e fissa queste tenebre... Osserva l'oscurità... che mi sta intorno. Hai detto:'Da qualsiasi parte che non sia qui!'
Questo è uno di quei luoghi. E' il punto di contatto fra questo e l'altro mondo. Qui albergano... tutti i perdenti... che dopo la morte... si afferrano ancora ai vivi.
Hai detto dovunque va bene. Ecco dove sei arrivata. Questo è il tuo paradiso."
"NO...."
"Scappando... non troverai mai la felicità che cerchi. Dovunque si vada... l'unico posto che ci attende... è sempre... un campo di battaglia."
Questo dialogo tratto dal noto manga "Berserk" tra Gastu e una bambina, lancia il suo messaggio metaforico.
Ho sempre apprezzato questo suo modo di fare duro e crudele.
Il posto di lei non era al fianco di Gastu, si sentiva sicura, ma doveva andare per la sua strada.
La fuga, la via d'uscita più facile per i problemi, è inutile: io l'ho imparato a mie spese!!!
Rileggete meglio il dialogo, coglietene l'essenza:dovunque si vada, l'unico posto che ci aspetta, è un campo di battaglia!!!
Preparate le armi miei cari......
L'uomo nero.... chiude....