UOMO NERO INSIDE...

Bascelli Simone, alias l'uomo nero, vi invita a addentrarvi nella sua mente dove tutto è più nero che nero, e nei mondi Fantasy.

Era il tempo delle antiche leggende, quando i draghi volavano ancora fieri tra i nostri cieli e la forza della Terra era temuta e rispettata, nota a tutti con il nome della: magia!
In una campagna ai margini della capitale di un piccolo regno di nome Reniu, un folto gruppo di orchi si apprestava ad assediare il castello. Diverse migliaia di orchi con corazze di ferro grezzo, avvicinandosi minacciosi con il loro tamburi e con urla animalesche. La popolazione, subito allarmata da questi rumori inumani, cercava rifugio tra del mure del castello correndo terrorizzati verso i soldati ma tanta era la paura, che i più piccoli venivano atterrati e calpestati dai più scalmanati. Mentre l'avanzata nemica verso le mura non cessava, i soldati cervano di organizzare le difese al meglio, disponendo il maggior numero di arcieri possibili sulle mura, e ogni tanto sistemare un piccolo drappello di spadaccini tra le loro file e di dotarli di un grande scudo a torre, sufficiente per proteggere due uomini rannicchiati. Mentre le difese impazzivano per ultimare i preparativi, il nemico avanzava incessante verso l'appuntamento con la gloria o con la morte.
Ma ecco che dal palazzo reale tre strane figure uscivano in direzione dei cancelli esterni, proprio quelli lasciati all'abbandono dalle guardie per concentrarsi solo su quelle interne per evitare una spaccatura tra le linee difensive.
Il primo era un ragazzo vestito di una enorme armatura di mithril e armato con uno spadone consacrato al dio Allegen, il secondo era vestito tutto di nero ad eccezione di un mantello rosso fuoco e non portave armi con se, il terzo era un elfo dai capelli castani vestito di verde e ammantato con un mantello marrone, tra le sue mani un lungo arco finemente lavorato da artigiani elfici e sulla schiena una faretra con frecce in mithril.
Il primo si fermò dietro il cancello, sguainando la spada e raccogliendosi in preghiera, gli altri due salirono sulle mure sopra il cancello scrutando la marea nera che andava schiantandosi sulle difese esterne del regno. L'elfo si chinò tranquillo e controllò l'incordatura del suo arco, l'altro si stiracchiò gambe e braccia lanciando occhiate malvagie sull'orda che continuava ad avanzare.
Ormai il suono dei tamburi era diventato insopportabile, segno che l'orda era prossima ad attaccare ed i tre individui si prepararono a respingerli.

2 commenti:

Se questo raconto è quello che penso.......... . Io sono un misto di stregone e barbaro con vista e udito di elfo, quasi un essere perfetto. E poi il tizio vestito di nero potrebbere essere solo uno.
Ovvero l'unico e insuperabile Boogyman.
by la stora è avvincente.

Questa storia non è tratta dal mio libro, l'unica cosa in comune col libro...mmm..sono tutte e due fantasy...!!LOL
Stavo solo facendo una prova, così ho scritto anche un post... forse la continuerò nel blog, ma il libro: è tutta un'altra cosa....
ciaoooo