UOMO NERO INSIDE...

Bascelli Simone, alias l'uomo nero, vi invita a addentrarvi nella sua mente dove tutto è più nero che nero, e nei mondi Fantasy.



Sono qui, e mi sento in dovere di dire la mia e siccome a parole non sono capace...... ma forse il momento non è quello giusto. Adesso avrei tante cose da dire, potrei parlare della mia felicità e della mia tristezza, della mia forza e delle mie debolezze ma: il tempo non è quello giusto!
Citando una persona che ammiro per saggezza e forza d'animo: "L'Uomo Nero sa sempre quando deve parlare, ne' in ritardo e ne' in anticipo. Dobbiamo aspettare che i tempi siano maturi!"
Con questa parentesi lotriana (chi capisce è bravo) vi preparo per una mia massima (ma che cosa significa massima? Siamo sicuri che sia quello che intendo io?): non abbiate paura, la vita è una sfida, vivetela. (mi continuo a ripetere da un po di tempo)
Ma andiamo per ordine: io sono così!
Lo so che a volte sembro ingenuo, frastornato, insensibile, freddo, distaccato, inappetente(forse questo mai!), cattivo?, ingiusto?, il motivo è semplice.
Tanta è la mia stanchezza d'animo nel fare le cose per bene, cercando di calcolare tutte le variabili emotive delle persone a me vicine, cercando di non sgarrare nemmeno per un millimetro nel giudizio improvviso alle persone.....
ad un certo punto...rimango esausto....solo nel sopportare un peso tanto grande... il peso della mia anima...ormai diventata una scomoda parte di me.
Porto tutt'ora dietro come un rimorchio di un tir (non un fardello) tanto pesante quanto ingombrante dentro di me, da non lasciare spazio alle cose nuove in entrata. Cercando chi mi aiutasse a trasportarlo, cercando invano lontano perchè la mia cecità nascose vicino a me chi forse poteva aiutarmi e la mia incapacità tutt'ora mi rende inerme di fronte a questo bisogno tanto grande, quanto forse impossibile da raggiungere.
Ribadisco: io sono così perchè voglio esserlo, un po' perchè altrimenti non posso fare (non riesco a fare), un po perchè sono stanco di stare lì a calcolare qualsiasi sfaccettatura d'umore di una persone per andare lì vicino e dire: "tutto bene?" Purtroppo rimango chiuso nella mia sensazione di inutilità, e andare lì a dare il mio aiuto quando sono consapevole che forse non riuscirò a risolvere tutti i problemi del mondo mi fa sentire un'ipocrita, quando nel mio cuore sento l'inadeguatezza della mia presenza.(un po' contorto ma si capisce)
Da qui nasce il mio bisogno di diventare prima adeguato a questo compito e poi lasciarmi andare per le strade del mondo ad aiutare i bisognosi.
Per il momento mi fermo a curare ciò che sono in grado, senza troppe occlusioni interne.

(non sono sicuro che tutti i termini particolari da me citati possano esistere, quindi se dovete commentare, lasciate stare gli errori....grazie)

Vi lascio con una frase che vi manda al mio prossimo post che ho già ideato: Perchè io sono io?

L'Uomo Nero (oggi un po' di più del solito).........chiude..........